Organizzare un evento non è mai facile. Organizzare un festival letterario è una fatica bestiale. Organizzare un festival letterario in periodo COVID è quasi follia Continua a leggere
Categoria: Editoria e libri
Ma quanto scrivete? Una riflessione sul mondo dell’editoria, e sulla libertà di scelta
C’è troppa gente che scrive, troppa poca che legge. Lo sento dire spesso.
In effetti i dati sulla lettura non sono molto confortanti: solo il 40,6% della popolazione “legge” (è un dato relativo al 2018, pubblicato da «Il Sole 24 ore»), quanto legge ce lo dice l’ISTAT: sempre nel 2018 solo 4 persone su 10 hanno letto almeno un libro, per motivi non professionali. Un po’ pochino no? Continua a leggere
La crisi di mezza scrittura
Ma non era la crisi di mezza età? Vero, quella è la più famosa, però ce ne sono parecchie altre, di crisi. Per esempio quella di “mezza scrittura”, non lo sapevate? È una questione serissima che, pare, ammorbi e mandi in crisi uno scrittore, o sedicente tale, su tre. Continua a leggere
“Montagne in noir”, la prima edizione del festival dedicato al giallo a Bardonecchia
Finisce oggi questa prima edizione, si potrebbe definire l’anno “zero”, di un festival interamente dedicato al genere “giallo”, o noir che dir si voglia, organizzato dall’associazione Torinoir e dal comune di Bardonecchia, che ha ospitato gli eventi presso il Palazzo delle Feste e organizzato parecchie altre cose interessanti che se avete pazienza di leggere ve le racconto. Continua a leggere
Al Podere Terreno (alla via della Volpaia)
A volte mi fanno notare che sono una campanilista. Ovvero che sostengo, con ferma convinzione, che la Toscana è la regione più bella d’Italia, o forse d’Europa, e anche a livello mondiale il podio secondo me se lo gioca con grande dignità e ottime speranze. Continua a leggere
All’ombra degli Etruschi
Scrivere un libro sugli etruschi è una cosa che non avrei mai immaginato. Primo perché ormai, si sa, scrivo se non solo, principalmente – e con il disappunto di alcuni – di animali. Secondo perché lì per lì ho detto: ma come faccio a scrivere un libro su un argomento così specifico, difficile anche? Per bambini poi! Continua a leggere
Se non (mi) leggi… non vale!
Sempre più spesso si sente dire, da genitori e insegnanti, che i bambini non leggono, e non amano i libri. Io non sono d’accordo per nulla, ma non così, per posizione presa, ma perché in questi anni in cui ho girato tante scuole e incontrato tantissimi piccoli alunni ho potuto riscontrare, toccandolo con mano, esattamente il contrario. E stamani ne ho avuta un’altra, emozionante, conferma. Continua a leggere
Sapere leggere le emozioni. Maria Lucia Galli racconta Bianconero
Stavolta non sarò io a scrivere, ma lascio la parola, e molto volentieri, a Maria Lucia Galli, giornalista, scrittrice, psicologa, che ha seguito fin dall’inizio la mia scrittura con amicizia, affetto, con quel suo modo pacato, ma “spesso”, senza fronzoli che mira alla sostanza, dei libri come delle persone. E la centra, sempre. Le sono molto grata per essere venuta al Pisa Book Festival a presentare il mio ultimo romanzo, Bianconero, insieme a Ciro Troiano, responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia – LAV. Perché è stata un’occasione di crescita personale, e di arricchimento umano, prima e sopra ogni altra cosa. Perché i libri e gli animali – le mie due grandi passioni – sanno fare anche di queste magie. Perciò a loro, e a tutti coloro che hanno voluto condividere con noi questa bella esperienza, una sola parola: GRAZIE. Continua a leggere
Quel che si richiede
Quel che si richiede, a tre giorni da una presentazione che aspetti da tre mesi, è d’ammalarsi. Notare che non ho fatto uno starnuto da… non lo so nemmeno io da quanto, insomma fatto sta che così, ma dal nulla proprio, ha iniziato a colarmi il naso che pareva un rubinetto lasciato aperto. E poi mal di gola, mal di testa, brividi, starnuti e dolori ossei. Continua a leggere
Abbi dubbi
Avere sul deskstop un file che si chiama “DUBBI” a pochi giorni dalla consegna di un romanzo non è molto incoraggiante. E neppure essersi trovati, nell’arco brevissimo di questi stessi giorni, a cambiare completamente una delle scene più importanti del testo, e anche il finale. C’è di che scoraggiarsi… e infatti mi sono scoraggiata. Ho riscritto di sana pianta questo romanzo tre volte, è una storia che, ora restandosene quieta da una parte, ora affacciandosi con prepotenza nelle mie giornate, mi fa compagnia ormai da diversi anni. Continua a leggere