Mi sono fatta un regalo. Anzi per essere precisi due. No, non ho ripreso un cavallo, e neppure un cane, o un gatto, o una qualsiasi creatura a quattro zampe. Tranquilli. Oggi parlo di altro, per una volta e me ne scuserete, un argomento in cui, una volta tanto, non c’entrano i nostri amici animali. Ma dato che scrivodacani non vale solo per le bestie, ne approfitto per raccontarvi di questi doni, che ognuna di noi – mi rivolgo alle donne – dovrebbe farsi. Continua a leggere
In media stat braccus
Raramente i latini avevano torto. Senz’altro non nei motti, e “in media stat virtus” lo trovo azzeccato in tanti campi, anche applicato al mondo del cane, che diventa appunto: “in media stat braccus”. E ora che c’entra? Sempre a infilare le bestie dappertutto (ovvio, sennò non scriverei da cani). C’entra eccome, invece. Continua a leggere
La macchia nera
Ho deciso di ricordare la mia nonna, nonna Rina, mamma di babbo Sem, che ci ha lasciato l’8 gennaio, con un racconto che scrissi qualche anno fa, dieci per l’esattezza, ricordando una “brutta avventura” che abbiamo vissuto: quella che ne parve meno turbata fu proprio lei, nonostante fosse una persona anziana. Continua a leggere
Ma quanto scrivete? Una riflessione sul mondo dell’editoria, e sulla libertà di scelta
C’è troppa gente che scrive, troppa poca che legge. Lo sento dire spesso.
In effetti i dati sulla lettura non sono molto confortanti: solo il 40,6% della popolazione “legge” (è un dato relativo al 2018, pubblicato da «Il Sole 24 ore»), quanto legge ce lo dice l’ISTAT: sempre nel 2018 solo 4 persone su 10 hanno letto almeno un libro, per motivi non professionali. Un po’ pochino no? Continua a leggere
La cosa giusta
Parliamoci chiaro: io i cavalli non li avrei mai cambiati. Quello che scegli, o che in qualche modo ti capita, te lo tieni finché campa. Come il cane. Babbo no, lui la pensava, e ovviamente faceva, diversamente. Continua a leggere
Bau e il suo posto nel mondo
Ho aspettato qualche giorno, a scrivere di te. BAU. Continua a leggere
Ai nostri tempi non usava
Ai nostri tempi non usava un sacco di cose. Prendi un argomento a caso: i compiti, quando mai i nostri genitori passavano interi pomeriggi a seguirci nella lezione per casa? Noi sì, naturalmente dopo aver consultato sia la chat delle mamme che il registro elettronico perché figurati se il tuo figliolo se li segna a mondo, i compiti da fare. Continua a leggere
Il treno va preso quando passa: non è mica vero
Salgo sul treno, io il biglietto anche se lo faccio online lo stampo sempre, per averlo sott’occhio e non sbagliare orario, carrozza, posto o treno. Treno? E come si fa a sbagliare treno? Si fa. Cioè io l’ho fatto, una volta, con mio figlio al seguito. Sono salita su un treno che andava ugualmente in un posto da un altro: solo che era quello prima. Continua a leggere
“Cucino da cani” (Catullo docet)
Lo so, se volessi un blog di successo dovrei scrivere di cucina. I blog che parlano di cucina interessano a tutti. Cucinare è diventata un’operazione di gran moda, tant’è che adesso si parla di “cooking” e di “food” (food in tutti i modi e in tutte le declinazioni), di chef, che vanno in televisione, partecipando a talk show, reality e chi più ne ha più ne metta. Continua a leggere
La magia de La Serrata
Ho dovuto guardare la data sul calendario. Non avevo idea nemmeno di che giorno della settimana fosse, avevo perso completamente la cognizione del tempo. So solo che oggi sarà l’ultima giornata da trascorrere qui, domani mattina si torna a casa. E si lascia questo posto, con tutta la sua magia. E Velluto. Velluto per adesso resta alla Serrata. Continua a leggere