Almeno non per me, questo va detto.
Tema: prenotazione del vaccino.
Svolgimento, per tentativi.
TENTATIVO NUMERO 1. Appostata al computer, quando è scattata l’ora X mi sono accorta che, dopo l’attesa, non lunghissima questo va detto, non mi dava il mio anno. L’amica e collega Lisa mi viene in supporto: devi ricaricare la pagina! La pagina non si ricarica: panico. Minuti preziosi che scorrono via, visioni apocalittiche di luoghi ameni dove dover andare, ovviamente perdendomi, per la prima e ultima volta in vita mia, a farsi la puntura magica.
TENTATIVO NUMERO 2. Provo dal cellulare, come alcuni saggiamente avevano suggerito, ma visto che c’è un sacco di tempo da aspettare riprovo anche dal computer, cancellando la cronologia, ma mi dice bellina ma sei scema? c’hai già il numerino di là, non fare la furba e rimettiti in fila al posto tuo. Come non detto.
TENTATIVO NUMERO 2 e 1/2. Arriva il mio turno (sul cellulare) vado alla grande, poi mi dice ti si manda un numero per SMS te lo copi qui e vai. Diamine, e secondo te io come faccio a vedere il numero su un SMS? Genio: chiudo e vado ad aprire l’SMS. Perso tutto. Sconforto, ma breve.
TENTATIVO 3. Torno sul computer, attendo, tutto fila liscio, vado, metto tutto, anche il CF a memoria che è una roba che non m ricordo mai…fino alla data. Vaccino 13 luglio, il 13 mi piace, è un numero che porta fortuna (sì ma muoviti che qui se traccheggi capace scade tutto) – Richiamo 24 agosto. Eh no! il 24 agosto no! Mi garberebbe essere in ferie cavolo! e qui non c’è il mela-zeta come sul mio mac e – altro colpo di genio – pigio la freccina in alto a destra del browser per tornare indietro. RI-perdo tutto.
TENTATIVO 4. Riparto, chi si ferma è perduto e non c’è due senza tre il quattro vien da sé. Vado liscia stavolta faccio un calcolo furbo: se prendo il primo appuntamento la settimana dopo, tipo il 20, il richiamo, se non son proprio sadici, sarà il 30 o il 31 ora il conto, in un momento così difficile, non lo so fare ma dai…proviamo e vai!
VACCINO 20 LUGLIO – RICHIAMO 31 AGOSTO. Alle otto, perché casomai servisse andarci digiuna come per le analisi del sangue non mi va di stare senza niente nello stomaco fino a tardi.
Non mi voglio soffermare sul luogo che riecheggia un po’ inquietante: “HUB Ospedaletto”, sarà uno di quei posti dove io mi perdo di sicuro. Ma ci penserò più avanti, tipo il 19 luglio, quando chiederò a qualcuno di accompagnarmi, oppure metterò il navigatore per arrivarci, perdendomi comunque nel parcheggio o tra i vari ingressi.
Non importa! Sono fiera di me, ce l’ho fatta! Diversi mi avevano incoraggiato ma temo con una buona di dose sopravvalutazione nei miei confronti e aspettative troppo alte.
Comunque ce l’ho fatta dai. In fondo era facile, anche se, va detto, non facilissimo.