La sfera di Dioniso – GIS (Giornate Internazionali sulla Relazione Uomo Animale) Bologna 28-29 ottobre 2017

“Gentilissima Francesca,

Sono Eleonora Adorni, collaboratrice di Roberto Marchesini, etologo, filosofo e Direttore di Siua, Istituto di Formazione Zooantropologica, www.siua.it.

Le scrivo perchè in Siua siamo al lavoro per realizzare le Giornate Internazionali di Studio sulla Relazione Uomo Animale di quest’anno. L’argomento di quest’anno sarà il rapporto bambino/animale. L’evento si tiene a Bologna, presso il Salone delle Feste dell’Hotel I portici il 28 e il 29 ottobre… Per la giornata di domenica 29 ottobre ottobre abbiamo in programma un sessione mattutina dedicata all’editoria per i più piccoli e ci piacerebbe invitarti…”.

Era il 29 settembre quando ho ricevuto questa mail, che mi ha davvero sorpreso, ed emozionato.

Di Roberto Marchesini ho letto libri, visto video, sentito parlare a lungo perché per due anni ho seguito educatrici diploamate alla sua scuola che mi hanno affiancato e anche offerto un percorso di crescita insieme al mio cane molto bello.

Ho letto al mio bimbo il “Dizionario cane bambino”, scritto sempre da Marchesini, che consiglio sempre a tutti perché lo trovo un testo che nella sua semplicità veicola tutto quello che ogni bambino dovrebbe sapere sulla relazione con i cani.

Ma mai e poi mai mi aspettavo che mi chiedesse di partecipare come relatore a un convegno così importante. Ho detto di sì, naturalmente, ma con la consapevolezza che non sarei certo stata all’altezza. Ho poi scoperto, nelle numerose successive comunicazioni con le sue collaboratrici che ringrazio di cuore perché sono state disponibili, efficienti e gentilissime, che non solo avrei potuto partecipare come relatrice ma seguire tutto il convegno, cosa che mi interessava moltissimo, più che parlare. E così eccomi qua, a Bologna, Hotel I Portici, con due giornate davanti in cui parlare e sentir parlare di un argomento che amo e che sento profondamente importante cui dedico la mia scrittura e la mia formazione: la relazione uomo-animale, il ruolo che può e deve avere nell’educazione dei bambini, quali sono i mezzi i metodi e le tipologie di approccio educativo.

Arrivo giusto in tempo per ascoltare l’apertura del professor Marchesini “Che cosa è la pedagogia zoonatropologica?”, subito dopo la registrazione e aver salutato l’amico Marco Verdone, veterinario con cui ho collaborato per la scrittura del libro Bruna una maialina per amica.

Trovo gentilezza, organizzazione, i miei libri già disposti nel corner delle vendite, una bellissima sala gremita di persone, tutte accomunate dagli stessi interessi, dallo stesso modo di sentire.

A coordinare il convegno Davide Cavalieri, direttore di Radio Bau, cui è affidato il difficile compito di disciplinare gli interventi – che devono rispettare tempi moltro stretti per dare spazio a tutti – e di introdurre gli autori.

Si parla di pedagogia e natura, ognuno dal proprio punto di vista di maestra, ricercatrice, educatore cinofilo, giornalista, volontario, attivista. Al centro un tema, su cui si affacciano finestre che offrono punti di vista e letture diversi.

Zooantropologia didattica, pedagogia, educazione creativa, l’importanza del gioco e dell’apprendimento attraverso la relazione con l’animale. Educare alla relazione, attraverso la conoscenza e la valorizzazione della relazione con l’animale. Le sfide dell’educazione, la psicologia nell’educazione, i progetti SIUA, l’animalismo, l’editoria per ragazzi, il maltrattamento animale.

Tutti argomenti trattati dai relatori e dai rispettivi interventi (28 per la precisione) che si susseguono senza interruzione. Solo una breve pausa pranzo, per mangiare qualcosa e poi riprendere rapidamente i lavori.

Tanti i progetti, le esperienze, portate avanti nei luoghi più disparati d’Italia che trovano qui un punto di incontro e di confluenza. Parliamo tutti la stessa lingua.

Per citarne uno soltanto, l’esperienze di Marco Verdone sull’Isola di Gorgona, dove per 25 anni si è occupato degli animali e di quello che possono significare per i detenuti in qualità di “cooperatori del trattamento”, quindi la storia di Bruna, la maialina protagonista anche del mio libro, e di tanti altri animali che sono stati “graziati” e quindi salvati dal macello.

C’è spazio anche per parlare di canile, come “presidio zooantropologico”, alla scoperta del ruolo che questo luogo può avere nella società. Quindi un luogo in cui a essere “rieducati” non sono solo i cani ma anche le persone.

I lavori si chiudono alle sette e mezza, abbiamo un’ora per cenare, alle nove c’è un dibattito sul maltrattamento animale, con Roberto Marchesini, direttore SIUA, Piera Rosati, Presidente Nazionale LDC (Lega Difesa Cane), l’avvocato Michele Pezone, il regista Andrea Dalfino e l’educatore cinofilo Cristian Evangelista.

“Il coraggio sta proprio nella capacità di prendere posizione nei confronti di situazioni che sono ritenute normali” così apre Marchesini, richiamandoci tutti all’importanza di sensibilizzare e vigilare su quanto ci accade intorno, per essere sempre pronti a intervenire, anche in prima persona, quotidianamente.

Vengono proiettate in anteprima alcune scene e immagini del backstage del cortometraggio Angelo. Life of a street dog, dedicato al cane Angelo, brutalmente massacrato da quattro ragazzi che, racconta amaramente l’avvocato, hanno ricevuto “il massimo della pena possibile”, ovvero 16 mesi, dato che è stato richiesto il rito abbreviato che non permette di applicare il massimo previsto dalla legge, cioè due anni di carcere. Siamo tutti molto stanchi, dalle 9,30 del mattino, siamo a 12 ore di convegno, ma le immagini arrivano al cuore di tutti più di qualsiasi parola. Vorremmo parlarne ancora e a lungo, ma è l’ora di andare a letto, con la storia di questo “Angelo della strada” nel cuore.

La domenica mattina si aprono i lavori con Davide Celli, che si batte da sempre in favore degli orsi in Trentino e ci parla dell’uccisione dell’orsa KJ2.

Si prosegue continuando a parlare di educazione e pedagogia, trasmesse attraverso i valori del rispetto degi animali.

C’è spazio per trattare il tema dell’ecoturismo, in particolare sull’Appennino, zona che mi è particolarmente cara; per presentare una rivista che si chiama Focus Wild, dedicata ai ragazzi, amanti degli animali e della natura. Sempre in tema di riviste, Giacomo Bettinelli parla di Piccole Impronte, il periodico della LAV, dedicato ai più piccoli – viene infatti distribuito ai soci giovanili e ai soci famiglia.

E poi… e poi è toccato a me! Eravamo in ritardo con le relazioni, quindi ho dovuto condensare al massimo, ma sono molto soddisfatta perché parlavo a un pubblico che capiva esattamente quello che volevo dire, il messaggio vero e profondo dei miei testi, senza bisogno di giri di parole o lunghe spiegazioni; tanti occhi lucidi, sorrisi, applausi, i miei libri Mia, Bruna e Basta una coda esauriti del corner librario. Io felice, tanto.

Bellissima l’esperienza che racconta, dopo di me, Giuseppina Ottieri: il progetto “Ultravioletto” realizzato nei quartieri più disagiati di Napoli, testimonianza vivente di quanto chi ama gli animali e li mette al centro della propria vita sia In grado di far del bene anche agli umani, in particolare ai bambini e agli anziani. Sono quasi le due e neanche ce ne siamo accorti.

La pausa pranzo è ancora più breve del previsto, perché prima delle tre ripartono le relazioni. Purtroppo anche io devo partire, il mio treno è alle quattro e so che mi perderò forse la cosa più bella: la lectio magistralis di Marchesini sulle cure parentali nel mondo animale, ma una ragazza mi promette di inviarmi la registrazione.

A malincuore recupero le mie cose e abbandono la sala e i tanti nuovi amici conosciuti, consapevole che uscendo di lì qualcosa si sarebbe “rotto”: la magia di un’atmosfera di un luogo amico, sicuro, in cui anche se non conoscevo nessuno ho respirato aria di casa.

Parto con un bel bagaglio: un’esperienza che mi ha arricchito, e non solo come giornalista, scrittrice e amante degli animali, ma prima e soprattutto come persona. Grazie a tutti e arrivedervi presto.

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